Inter-Milan, il Biscione comanda ancora. Velenosi fino in fondo…

L’Inter vince contro il Milan. Ci riesce ancora. il Biscione comanda Milano, caccia il Diavolo da San Siro. Velenosi fino in fondo…
Padroni di Milano. Padroni della città e di San Siro. L’Inter vince. Vince ancora. Vince sempre. Il Biscione morde sempre. Nonostante Stefano Pioli non si inginocchi ai vincitori. Il suo Milan è forte. Il suo Milan può lottare per il campionato. Parole che si perdono nel vuoto. Parole inutili oggi perché la squadra di Simone Inzaghi è stata costruita con la logica di vincere. Provarci subito. Quella a stelle e strisce è un progetto. Uno di quelli che potrebbe andare anche male. Non ci sarebbe da stupirsi.
Ma rimaniamo sull’Inter. Su quello che ancora una volta abbiamo fatto vedere noi. L’Inter ha dimostrato forza, compattezza, completezza, cinismo, qualità, esperienza, determinazione negli interpreti, forza nei singoli e un grande allenatore. Uno di quelli che sarebbe da far firmare a vita. Altro che un solo anno.
La vittoria è ancora una volrta di Simone Inzaghi che non sbaglia niente. Nemmeno il ballottaggio tra Acerbi (rientrante) e De Vrij (usato sicurissimo). Non sbaglia nemmeno Mkhitaryan. Gioca sempre lui e non Frattesi. Ha ragione. C’è poco da dire.
Davide è forte, fortissimo e lo ha dimostrato ancora, segnando un’altra rete. Ma c’è tempo. Non bisogna mai avere fretta quando la macchina funziona. E l’Inter ha un motore da Ferrari. Quella che vince…
Inter-Milan, Inzaghi morde Pioli come un perfetto Biscione
Inter-Milan, il Biscione comanda ancora. Velenosi fino in fondo…
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L’Inter ha Beppe Marotta che guida una fuoriserie. Con lui Ausilio e Baccin. Una squadra di piloti perfetta. Basta pensare che l’Inter deve sempre vendere. Vendere bene prima di comprare. Comprare bene se vuoi vincere, se vuoi provare a ripetere una Champions League da sogno.
Ora si comincia pure in Europa. E Inzaghi ha un Biscione a quattro ruote motrici. Lo hanno dimostrato i cambi. Da Carlos Augusto a Frattesi. Ma anche Asllani, perché no. E poi Arnautovic senza dimenticare Cuadrado che è rimasto a guardare.
Un’Inter bella e velenosa. Come piace a noi. A tutti i suoi tifosi. E Pioli si rassegni. Se ne perdi 5 su 5 c’è qualcosa che non va. Anche nelle sue scelte, nel suo lavoro…
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