Inter, Ferri ricorda Vialli: quel silenzio nella chat di Italia 90…

Il ricordo di Riccardo Ferri per Vialli: il team manager dell’Inter rivive i momenti in Nazionale e spiega quando ha capito che la situazione era disperata
Riccardo Ferri non ha mai incontrato Gianluca Vialli in una squadra di club, ma i due hanno condiviso nove anni in Nazionale. Incluso il Mondiale delle Notti Magiche di Italia 90, quello dell’amarissima semifinale persa ai rigori contro l’Argentina.
Sul Corriere della Sera, l’ex difensore dell’Inter ha voluto ricordare l’amico tragicamente scomparso a 58 anni a causa del cancro al pancreas. Il loro rapporto nacque nel 1983:
“Me lo ricordo il primo incontro, aveva i riccioli e un sorriso birichino che non avrei più dimenticato. Ero arrivato un anno prima, nell’82, ma lui si è integrato subito. Una squadra formidabile, che è passata alla storia anche se nell’86 ha perso la finale dell’Europeo a Valladolid contro la Spagna di Luisito Suarez.
Eravamo i ragazzi di Azeglio. Vialli è diventato in fretta il leader di quel gruppo. Mi ha colpito il suo senso di responsabilità ai Mondiali del ‘90 che ha cominciato da titolare prima di lasciare il posto a Baggio e Schillaci. Anche dalla panchina Luca ha continuato a dare suggerimenti e a incoraggiare tutti. Aveva il senso del gruppo”.
Sul campo Vialli è stato uno degli attaccanti più forti della sua generazione:
“Uno degli attaccanti più forti della sua generazione. Da difensore marcarlo era complicatissimo. ì Non aveva solo il fiuto per il gol e non aspettava il pallone al centro dell’area, ma se lo andava a cercare. Sempre in movimento e pronto a fregarti. Lui e Ravanelli hanno contribuito a rendere moderno il ruolo, cancellando il concetto di staticità della punta. Si può dire che Vialli ha segnato un’epoca”.
Inter, Ferri e la chat di Italia 90: la mente sempre con Vialli
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La chat delle Notti Magiche era un modo per tenersi in contatto. Quando, però, Vialli ha smesso di scrivere, i suoi ex compagni hanno capito:
“Ma eravamo uniti nella chat intitolata Notti magiche che avevo creato quando è mancato Vicini. In quei messaggi c’era tanto della nostra vita. Ci sentivamo per gli auguri o quando c’era un evento, anche personale, da ricordare. Luca ha scritto l’ultima volta il 27 novembre per il compleanno del Mancio. Il 22 dicembre, quando c’è stato quello dello zio Bergomi, invece è rimasto in silenzio e lì abbiamo capito…”
Il cuore e la mete di Ferri sono con Luca. Anche dal ritiro dell’Inter, perché, per certe cose, non si è mai pronti. All’ex difensore rimarranno i sorrisi di Luca e un pezzo di vita:
“Sono in ritiro con l’Inter, però il cuore e la mente vanno sempre a Luca. Ho cercato per tutto il giorno di stare lontano dalla televisione senza riuscirci. Ci mancherà, mancherà al calcio italiano. Credo che ci sia molto di Vialli nella vittoria della Nazionale all’Europeo 2021. Rivedendo l’abbraccio forte e spontaneo con Mancini non ho potuto fare a meno di commuovermi. Voleva portare le figlie all’altare, ma sono certo che alle sue ragazze avrà lasciato in eredità grandi insegnamenti. Non è vero che la morte è uguale per tutti. A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non tornerà più”.
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