Diritti tv Serie A, ancora niente accordo: venerdì l’assemblea decisiva

L’assemblea per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A del triennio 2021-24 si è risolta con un nulla di fatto: venerdì, però, è prevista la vittoria definitiva dell’offerta di Dazn
Ancora un nulla di fatto. Le tre ore di assemblea di Lega di martedì non hanno portato a un accordo sull’assegnazione dei diritti tv. Pertanto è stata convocata d’urgenza una nuova riunione per venerdì 26 marzo, in cui, per forze, verrà approvata l’offerta di Dazn. Per forza perché il 29 marzo scade il bando e nessuna delle venti squadre di Serie A vuole riformulare un nuovo bando, con offerte che sarebbero al ribasso.
Nell’ultima assemblea le squadre favorevoli a Dazn sono passate da dieci a undici, con il Torino di Cairo che si è aggiunto ad Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese. Per la delibera definitiva servono 14 voti favorevoli totali, quindi altre tre società dovrebbero compiere il passo del Torino. Nell’assemblea di martedì sono state otto le squadre astenute, più il Cagliari che, al momento della votazione, si è scollegato. Il club di Giulini rientrerà in gruppo solo quando ci sarà una scelta condivisa, senza frizioni.
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Sul fronte degli astenuti rimane ancora la Sampdoria, ferma nella sua posizione di voler discutere anche dell’ingresso dei fondi. Il tempo, però, ora è scaduto e venerdì la votazione a favore di Dazn da parte della Serie A pare scontata. L’emittente ha messo sul piatto 840 milioni per sette partite in esclusiva più tre in co-esclusiva con Sky.
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