Inter, l’idea di Marotta per pagare gli stipendi: “Serve flessibilità”

La crisi degli stipendi sta colpendo il calcio italiano: l’Inter e altre società posticipano i pagamenti, intanto MArotta propone il piano per ripartire
La diminuzione di incassi nel calcio sta portando le società a pagare gli stipendi con il contagocce. I presidenti stanno provando a rimanere al passo con le norme della FIGC per non incorrere in penalizzazione e regolare tutti i pagamenti ai tesserati.
L’Inter ha ottenuto l’accordo con i giocatori per pagare i mesi di luglio e agosto a febbraio, mentre ha già saldato il mese di settembre. Marotta ha spiegato così cosa ha portato l’Inter a prendere questa decisione: “L’idea è di rendere più flessibili i pagamenti ai calciatori. Ovviamente mi riferisco solo alla Serie A.”
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L’Idea di Marotta è chiara: “Le società dipendono dai bonifici dei broadcaster televisivi e degli sponsor, che avvengono in tempi lunghi. Sarà bene lasciare i club liberi di pattuire con i propri tesserati maggior flessibilità nei pagamenti. Basterebbe fissare una base minima mensile, dilazionando gli oneri nel corso della stagione. Negli altri Paesi funziona già così. Ormai le società di A spendono il 60% delle risorse per gli ingaggi”.
Alcune società, però, hanno deciso di aspettare fino all’ultimo giorno disponibile – martedì 1 dicembre – per pagare gli stipendi di settembre, ottobre e novembre. Tra queste c’è la Sampdoria di Massimo Ferrero che, in un momento di crisi, sta sfruttando le norme per pagare all’ultimo. C’è poi la neopromossa Benevento del presidente Vigorito, le ben più ricche Napoli e Lazio e il Genoa.
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