Inter, la rabbia di Lukaku: “Non siamo una grande squadra”

Romelu Lukaku, dopo la vittoria in rimonta contro il Torino, ha strigliato l’Inter: continuare con queste montagne russe non si può. Serve una svolta
Ancora una volta l’Inter ha dovuto vedere l’abisso per risalire. In stagione è già successo troppe volte: con la Fiorentina, con il Parma, con il Real e ieri contro il Torino. I nerazzurri sembrano sempre aver bisogno di uno schiaffo per reagire, talvolta anche due. Questo atteggiamento non è da grande squadra e lo ha detto anche Romelu Lukaku, leader tecnico e morale dell’Inter.
A fine partita il belga ha parlato senza peli sulla lingua. Come deve fare un leader, perché questa Inter non può continuare così: “Onestamente non siamo una grande squadra. Non è un bene vivere delle difficoltà così”.
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Lukaku ha centrato il cuore del problema dopo aver messo lo zampino in tutti e quattro le reti dell’Inter: “Abbiamo giocato male per 60 minuti, senza cattiveria e voglia, poi ci siamo svegliati. Non mi piace essere definito un leader perché ci sono tanti giocatori esperti. Ho solo 27 anni, ma voglio diventare un fuoriclasse ovvero uno che vince, e voglio aiutare la squadra a farlo, ma dobbiamo dare molto di più”.
Conte, in conferenza stampa, ha proseguito sulla linea di Big Rom: “«Sono contento che abbia fatto queste valutazioni e sono d’accordo. Se vogliamo qualcosa dobbiamo arrotolarci le camicie e sporcarci, scavare i solchi per terra, far trovare il campo in salita agli avversari. Bisogna abbinare qualità tecniche e furore: gli avversari devono sentire nel sottopassaggio. Spero che tutti possiamo capirlo”.
Va capito in fretta perché mercoledì c’è il Real Madrid. Ed è una partita da vincere.
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