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L’Inter è tornata: andiamo a Colonia!

di Massimo Filippo Gattuso
Undici Conte.

L’impressionante prova di forza che l’Inter ha offerto nella semifinale di EL dimostra due cose: la prima è che Antonio Conte va gestito nell’ambito di una società forte e matura perché è dotato di una personalità granitica e di una voglia di vincere feroce; la seconda è che l’Inter, del suo condottiero non può e non deve farne a meno. Perché stasera in campo, a conquistare la finale europea a dieci anni dalla notte magica del Triplete, c’erano 11 Antonio Conte. Vedere la squadra lottare su ogni pallone con quella determinazione dava la dimostrazione di quanto i ragazzi lottassero con e per il loro allenatore. La netta impressione è che questa squadra sia in simbiosi col suo allenatore esattamente come succedeva ai tempi di Josè Mourinho.

La nuda cronaca della partita ci racconta che Handanovic ha fatto nell’arco dei 90 minuti l’unica parata sull’unico tiro dello Shakhtar (in realtà un colpo di testa ravvicinato), mentre i nerazzurri hanno fatto 5 gol (Lautaro nel primo tempo, D’Ambrosio, ancora Lautaro e doppietta di Big Rom Lukaku nella ripresa). Per il resto grande prova di Barella, Bastoni, Godin e De Vreji. E ora appuntamento per la sfida col Siviglia in finale venerdì prossimo. Mister Zhang e il figlio Steven lo avevano promesso quattro anni fa quando il colosso Suning acquistò la società: l’Inter tornerà a competere per la vittoria. In Italia, in Europa e nel mondo. Rispettando la sua storia e il suo blasone. L’Inter è tornata.
Andiamo a Colonia!

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