Questione Sanchez: ecco la strategia per convincere lo United

L’Inter vorrebbe tenere Sanchez anche per le prossime stagioni: si tratta con lo United per un prestito con obbligo di riscatto. Rimane il nodo stipendio
Il post-lockdown ha regalato all’Inter un giocatore nuovo: l’Alexis Sanchez dell’ultimo mese e mezzo è un giocatore in grado, finalmente, di fare la differenza. Dopo un’annata tribolata, con un infortunio che lo ha tenuto fuori per ben tre mesi, il cileno è tornato a esprimersi ad alti livelli. Dopo la pandemia ha ripreso fiducia, è partito sette volte da titolare e ha preso parte a dieci goal: tre reti e ben sette assist. Per questo l’Inter lo vuole tenere.
I nerazzurri, che hanno un accordo con il Manchester United per tenerlo a Milano fino al 5 agosto, vorrebbero acquistarlo a titolo definitivo. I Red Devils, infatti, non intendono concedere un prolungamento del prestito per l’Europa League e puntano a monetizzare con la cessione del cileno. Richiesta 20 milioni.
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L’Inter ritiene eccessiva questa cifra e sta puntando a un prestito con obbligo di riscatto fissato tra i dieci e i quindici milioni. C’è un altro problema, però. Ovvero l’ingaggio. Attualmente Sanchez prende 12 milioni, di cui sette pagati dallo United. Impensabile pensare che l’Inter possa garantirgli la stessa cifra. E’ possibile, però, che i nerazzurri, sfruttando il decreto crescita di Renzi, possano pensare di offrirgli più dei cinque milioni che, attualmente, versano al cileno.
Sanchez all’Inter si sente rinato e vorrebbe rimanere in nerazzurro. La sensazione è che, una volta convinto lo United, la strada per la permanenza del cileno a Milano sia in discesa.
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