Il progetto va avanti con l’obiettivo di colmare il gap

Sanchez e Lukaku si prendono l’Inter sulle spalle e la riportano al secondo posto. A due partite dalla fine i nerazzurri scavalcano nuovamente l’Atalanta. Ma il progetto nerazzurro iniziato con l’avvento dell’a.d. Marotta prima e di Antonio Conte dopo va avanti con l’obiettivo dichiarato di colmare il gap non solo e non tanto con la Juve, ma soprattutto con i vertici del calcio europeo e mondiale. Il match con il Genoa sancisce per altro una realtà ormai acclarata, e cioè che il Nino Maravilla deve assolutamente essere riscattato. Troppo importante Alexis Sanchez per questa Inter, troppo importante nel fare il gioco che dovrebbe fare Eriksen. Cucire le trame, inventare calcio, aprire e creare spazi per Lukaku (a proposito con 25 reti Big Romelu ha stabilito il proprio primato stagionale e non è ancora finita). Se in più ci mettete che corre come un matto e si avventa su ogni pallone che passi dalle sue parti come un mediano, capirete che l’aggettivo di imprescindibile a questo punto gli sta pure stretto. Ora sotto prima col Napoli (domani sera), e infine nell’ultima recita con l’affascinante confronto finale con l’Atalanta, per tagliare il traguardo al secondo posto, cui la proprietà terrebbe particolarmente sia per motivi sportivi e d’immagine (a tal proposito la battuta di Conte per il quale il secondo posto è il primo dei perdenti è, appunto, una battuta…), ma anche per meri motivi economici. Che comunque sono sempre da tenere in gran conto, considerando la potenza di fuoco che il presidente Zhang sta preparando per regalare al tecnico le (costose) pedine da lui richieste per tornare finalmente al vertice. E poi l’obiettivo primario ora rimane quello dell’Europa League, il che non è di poco conto.
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