Inter-Sassuolo, un tabù che dura da sei anni

A San Siro arriva il Sassuolo, il tabù dell’Inter: dopo il 7-0 del 2014, un pareggio e ben tre sconfitte. Una mise anche a rischio la Champions League
L’arrivo sotto traccia in Serie A, a fari spenti, del Sassuolo aveva fatto pensare, nel lontano 2013, a una squadra materasso. Poi sono arrivate tre vittorie nei primi quattro incontri, condite da ben due 7-0. Il secondo, però, nel settembre del 2014 è anche l’ultimo successo interno dei nerazzurri sui neroverdi. Da allora quattro partite e solo un punto. Uno score che rende il Sassuolo un vero e proprio tabù per l’Inter.
A gennaio del 2016 la prima, bruciante, sconfitta all’ultimo minuto per mano di un rigore di Berardi. Era l’Inter di Mancini e quella sconfitta fece perdere, definitivamente, il primato ai nerazzurri. L’anno dopo fu la volta della doppietta di Iemmello, in uno stadio in piena contestazione per le pessime prestazioni di una squadra rimbalzata tra tre allenatori diversi (De Boer, Vecchi e Pioli).
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La sconfitta più dura fu quella del 12 maggio 2018. All’Inter serviva una vittoria per proseguire il sogno Champions e arrivò, invece, una sconfitta. I goal di Politano e Berardi condannarono i nerazzurri di Spalletti a sperare in un passo falso, che ci fu, della Lazio a Crotone.
Infine l’anno scorso. Nel silenzio di San Siro, chiuso per i buu razzisti a Koulibaly, l’Inter non andò oltre lo 0-0. Con Conte, adesso, serve un cambio di marcia per continuare a coltivare il sogno scudetto. Altra coincidenza: l’ultima vittoria arrivò con la difesa a tre, chissà che non sia la volta (e il modulo) giusto per sfatare il tabù.
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