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Verso il Genoa: ci siamo, sabato pomeriggio tocca a Sebastiano Esposito. Conte…

di Riccardo Fusato

Sebastiano Esposito, ogni qual volta in cui è stato impiegato, ha garantito personalità e quella sana irriverenza data dai suoi diciassette anni. È lui il primo candidato nell’affiancare Romelu Lukaku per sostituire Lautaro Martinez: il declinante Politano visto nei finali di partita con Barcellona e Fiorentina è sembrato un giocatore ormai sfiduciato dall’idea di non avere un ruolo nel 3-5-2 di Conte. Probabilmente la sua strada e quella dell’Inter si divideranno dopo la gara con il Genoa (da tempo in pressing c’è la Fiorentina) anche perché a gennaio rientrerà pure Alexis Sanchez e non è un segreto che Conte, al posto dell’ex giocatore del Sassuolo, vorrebbe Olivier Giroud, ovvero un vero alterego di Lukaku. Difficile quindi pensare a una chance per Politano contro il Genoa dove invece potrebbe risultare determinante la fame di Esposito, attaccante che, non va dimenticato, con le giovanili nerazzurre ha segnato tantissimi gol. La sua parabola ricorda quella del primo Balotelli, mandato in campo da Roberto Mancini quando un’Inter a encefalogramma piatto stava correndo il rischio di farsi mangiare tutto il vantaggio nella corsa scudetto con la Roma. Anche stavolta l’Inter balla per il titolo e la freschezza di Esposito può essere un fattore per far sentire un po’ meno solo Lukaku in assenza di Martinez. Attaccanti che saranno alimentati soprattutto dagli esterni: lì dovrebbero giocare Candreva (polpaccio di Borja permettendo) e Lazaro, con D’Ambrosio che potrebbe affiancare De Vrij e Bastoni in difesa. Postilla su Stefano Sensi: potrebbe essere recuperabile per una mezz’ora, nei prossimi giorni sarà più chiaro se Conte vorrà comunque averlo con sé in panchina oppure se verrà ritenuto più funzionale non prendere il minimo rischio in attesa che, dopo la sosta, torni a splendere il sole su Appiano.

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